Artropatie

Le artropatie possono essere di origine post-traumatica o degenerativa, coinvolgono la cartilagine articolare e interessano un gran numero di persone, sportivi e non. La cartilagine ialina, così chiamata per il colore traslucido e opalescente, ha la funzione di favorire lo scorrimento dei due capi articolari durante il movimento, è la sede principale degli stress articolari ed è la parte che più si danneggia nelle forme di artrosi e artrite. Il suo spessore varia da articolazione ad articolazione e va da meno di 1 mm a circa 6 mm come nell’articolazione femoro-rotulea.

I principali fattori meccanici e biologici che possono dare origine ad artropatie sono:

  • alterazioni posturali e dell’asse di movimento che determinano un allineamento scorretto delle superfici articolari
  • lesioni meniscali e legamentose
  • overuse da attività sportiva intensa
  • sedentarietà e immobilità
  • fratture pregresse con sequele articolari
  • invecchiamento.

Il tessuto cartilagineo, che non è vascolarizzato, è formato dalla matrice e dai condrociti. La matrice (o sostanza intercellulare) è ricca di fibre di collagene, di proteoglicani, acido ialuronico e glicoproteine, che costituiscono la sostanza fondamentale. I condrociti sono immersi nella matrice, isolati o a piccoli gruppi. Il loro nutrimento è reso possibile per diffusione dal liquido sinoviale: la cartilagine si comporta come una vera e propria spugna, sotto carico disperde il liquido sinoviale ricco di cataboliti, nel momento di scarico riacquista il volume originario, riassorbendo il liquido rinnovato di elementi nutritivi.

In caso di danni cartilaginei modesti il primo trattamento è di tipo conservativo, possibilmente si deve intervenire supportando muscolarmente l’articolazione, in modo tale da fornire una sorta di “ammortizzatore naturale” che allevi il carico sulla cartilagine sofferente. A questo tipo di trattamento si aggiungono anche interventi di tipo farmacologico basati sulla viscosupplementazione, su fattori di crescita piastrinici (PRP, platelet rich plasma) e su condroprotettori che includono gli integratori alimentari. Le componenti comunemente incluse sono condroitin solfato, N-acetil-D-glucosamina e metilsulfonilmetano.